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Sabato 12 Dicembre 2020 | ore 9.30 – 11.00 | Webinar

I dispositivi per la terapia fisica godono di fama alterna nella letteratura scientifica. Solamente secondo il 40% delle pubblicazioni  rappresentano una panacea, mentre il restante 60% li ritiene “poco efficaci” o lamenta la scarsa confrontabilità dei dati. Un esempio per noi italiani è la Tecarterapia, che gode di grande diffusione ed è ritenuta molto efficace anche dai pazienti che si sottopongono al trattamento, ma è praticamente inesistente nelle linee guida della riabilitazione muscoloscheletrica (V. Santilli 2017).

La genesi del progetto Libralux – una metodica brevettata – nasce proprio dall’essersi interrogati sull’argomento. Le successive attività di studio e sperimentali utilizzando laser a diodo di potenza via via più bassa hanno evidenziato alcune specificità della sua efficacia legata da un lato a livelli di potenza tanto bassi da essere ritenuti da molti al di sotto del livello minimo necessario per poter ottenere un effetto biologico (0,0175 mW) e  dall’altro ad una combinazione di modulazioni on-off in treni di impulsi per complessivi 20 secondi per punto stimolato (Energia per punto 0,35 mJ) che si sono rivelati capaci di interagire con le attività metaboliche dei tessuti e della matrice extracellulare.

• Il progetto Libralux
• Protocolli di trattamento del dolore comune muscolo-scheletrico
• Dolore e disfunzione
• Libralux e riabilitazione motoria
• Libralux e agopuntura

Ing. Dr. Michele Gallamini
Consulente Ricerca & Sviluppo Dispositivi Medicali
Genova

Con il contributo di:

Con il contributo di: Gianluca Bernabei (Fisioterapista), Giuseppina Di Stefano (Fisiatra e Agopuntore), Marco Scocchi (Medico Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione) e Marzio Vanzini (Medico Oculista e Agopuntore)